Prima l’uno e poi l’altro….prima l’altro e poi l’uno!!!

Quando si crescono due gemelli, così come quando si cresce qualsiasi altro figlio, è possibile fare fede ad una serie di principi basilari utili, dettati per lo più dall’esperienza, che, in alcuni casi, possono essere applicati più o meno universalmente da noi genitori mentre, altre volte, devono essere risettati su ogni singolo bambino.

Personalmente, per quanto riguarda i gemelli, non credo che si possa fornire un manuale di istruzioni esaustivo vista la varietà e la numerosità delle problematiche da affrontare.

Perciò niente regole, direte voi!!

Niente regole fisse, eccetto una: qualsiasi cosa decidiate di fare nei confronti dei vostri figli, nei vari contesti, non potete assolutamente prescindere dal principio dell’alternanza…..“prima l’uno e poi l’altro, prima l’altro e poi l’uno”!!! Quindi, quando vi occupate dei vostri cuccioli – e questo vale sia per gemelli omozigoti che eterozigoti – non dimenticate mai che non esiste un gemello primo e uno secondo bensì ogni cosa dovrà essere fatta una volta per prima ad uno e la volta dopo per prima all’altro. Per esperienza vi posso assicurare che questo principio dell’alternanza vi potrà aiutare a bypassare molte delle problematiche che altrimenti comincerebbero a complicare le vostre giornate, creandovi non pochi grattacapi (e con grandi ripercussioni sulla già estremamente complessa psicologia dei vostri figli)!! Lo so, all’inizio vi sembrerà davvero stancante questa cosa di dover sempre pensare ad alternare i vostri figli nelle varie pratiche bambinesche….i primi tempi a mala pena si riescono a tenere gli occhi aperti o si è in grado di rispondere alle domande con dei monosillabi strascicati!!! Anche solo pensare a mettere in pratica questo principio sembra uno sforzo cerebrale sovraumano!! Ma come spesso succede, c’è una luce in fondo al tunnel perciò, sebbene inizialmente vi risulterà difficile abituarvi a questa idea, nel tempo diventerà una vera e propria consuetudine e riuscirete a farlo con assoluta naturalezza.

Ma facciamo qualche esempio pratico che possa essere d’aiuto. 

Come accennato nel post “Allattamento gemellare? Difficile, ma non impossibile!!”, il principio dell’alternanza diventa imprescindibile quando si allatta. Infatti, escludendo il caso di un allattamento artificiale, in cui consiglierei sempre di dare ai gemelli i biberon in contemporanea, nel caso di un allattamento naturale in cui abbiate deciso di allattare separatamente i vostri figli non fate mai (e sottolineo mai) l’errore di allattare un bimbo sempre per primo e l’altro sempre per secondo. Può sembrare scontata questa affermazione ma io stessa, quando mi ci sono trovata, ho fatto questo sbaglio pagandone, ovviamente, le dovute conseguenze. Nel mio caso, infatti, mi ero accorta che uno dei due gemelli ciucciava più veloce dell’altro, perciò mi è venuto naturale cominciare ad allattarlo sempre per primo sia per velocizzare i tempi che per sentire meno pianto di sottofondo….due vantaggi non proprio indifferenti quando ti sembra di non avere neanche il tempo per respirare e quando sei stanca e stressata allo sfinimento!! Inutile dirvi che l’epilogo, col passare del tempo, è stato un disastro in quanto il gemello che ciucciava sempre per secondo è diventato estremamente irritabile (specie in concomitanza degli orari delle poppate) fino a manifestare la terribile e assai rara “sindrome del poppante” (a cui verrà dedicato un post specifico). Come succede in questi casi, è bastato fare un passo indietro e utilizzare il buon senso, nonché il suddetto principio dell’alternanza ad ogni poppata, per ristabilire la normalità. Se lo avessi fatto dall’inizio mi sarei sicuramente semplificata la vita!!

Un altro caso in cui può risultare utile il principio dell’alternanza è nel posizionamento dei gemelli nella carrozzina. Quando utilizzate un trio gemellare come quello descritto nel post “Il TRIO…doppio!!!”, le due navicelle sono allineate in maniera leggermente accavallata in modo tale che una sia più in alto e vicino a colui che spinge mentre l’altra sia più in basso e più spostata in avanti. Questo posizionamento crea delle disparità tra le due posizioni. Dal punto di vista della salute del bambino, infatti, è risaputo che la navicella più in basso è quella che espone maggiormente il bambino alle sostanze di scarico delle macchine. Dal punto di vista della socialità, io e mio marito abbiamo dovuto constatare che il gemello posizionato nella navicella più in basso era quello più penalizzato in quanto riceveva meno attenzioni sia da parte di chi conduceva la carrozzina sia da parte degli altri! Due buoni motivi, quindi, per alternare i cucciolotti di volta in volta nelle due navicelle. Lo so, anche in questo caso può sembrare banale rimarcare certe buone abitudini ma mi sono sentita in dovere di fare certe precisazioni. Anche su questo punto, infatti, io e mio marito ci siamo sbagliati alla grande….

Ultimo esempio, ma non meno importante, riguarda l’entrata al nido o alla scuola dell’infanzia. Devo premettere che quanto dirò riguarda soltanto coloro che mandano i loro bimbi in sezioni separate. 

Come mi fecero prontamente notare le educatrici al nido sin dai primi giorni, l’entrata e l’uscita dei gemelli dalle due diverse sezioni devono essere sempre rigorosamente alternate nel corso della settimana al fine di evitare, anche in questo caso, che un gemello entri sempre per primo e l’altro sempre per secondo. L’osservanza di questa accortezza serve anche ad evitare che uno dei due gemelli veda andar via la propria madre sempre con l’altro fratello avendo così l’impressione di essere stato abbandonato (lui solo!!) in questo luogo oscuro e sconosciuto!! Seguire tale prassi è utile, in particolar modo, al momento dell’inserimento ma rimane una consuetudine molto valida da praticare anche per tutto il resto dell’anno (o degli anni) a venire.

Visto che sul principio dell’alternanza abbiamo detto abbastanza, a tale proposito non resta che concludere sull’argomento con la solita frase di rito: “Uno? Che ce vo’!”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *